Coronavirus, decreti in Gazzetta. Richieste Cndcec e AIDC
Pubblicato il 24 febbraio 2020
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L’emergenza Coronavirus avrà delle ripercussioni dirette sulla vita quotidiana dei cittadini, soprattutto di quelli che si trovano nelle aree attualmente isolate per evitare la propagazione del virus.
L’intervento del Governo è stato tempestivo e già nella “Gazzetta Ufficiale” di ieri, domenica 23 febbraio, sono stati pubblicati il Decreto legge n. 6/2020 contenente “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19” e un Dpcm recante le disposizioni attuative per il contenimento della diffusione del virus nelle Regioni interessate.
Le misure proposte per il contenimento del Coronavirus impongono la chiusura di molti pubblici servizi e il ristretto funzionamenti di parte di quelli essenziali, limitando spostamenti, attività economiche, ecc…
Alla luce di questi fatti, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha chiesto al Ministro dell’Economia di assumere con urgenza un provvedimento di sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari per i contribuenti e per i professionisti che abbiamo la sede dell’attività oppure la residenza di titolari, soci, professionisti, associati, amministratori esecutivi, collaboratori o dipendenti nelle aree interessate dalle misure di quarantena poste in essere.
E' evidente – si legge nella nota del Cndcec - "l’interesse pubblico di evitare l’esposizione ad un rischio sanitario per la generalità dei cittadini e quindi anche per le categorie professionali ed imprenditoriali", evitando a queste ultime le pesanti sanzioni che deriverebbero dal mancato rispetto dei termini fissati dalla normativa.
Coronavirus. AIDC chiede remissione in termini dei contribuenti
Analogamente, il presidente dell’Associazione nazionale dottori commercialisti, Andrea Ferrari, ha tempestivamente inviato una lettera al Ministro dell’Economia e delle Finanze Gualtieri con l’obiettivo di far applicare subito quanto previsto dall’articolo 9 della Legge 212/2000 (Statuto dei diritti del contribuente).
L’art. 9 dello Statuto dei contribuenti, infatti, prevede che: “Il Ministro delle finanze, con decreto da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale, rimette in termini i contribuenti interessati, nel caso in cui il tempestivo adempimento di obblighi tributari e’ impedito da cause di forza maggiore”.
I provvedimenti finora disposti ai fini sanitari per scongiurare il diffondersi del Coronavirus, impongono l’immediata adozione del suddetto decreto.
Prosegue Ferrari nella nota: “È indispensabile, dunque, disporre con urgenza in merito. Non potendo considerarsi ammissibile l’esposizione ad un rischio sanitario, scongiurato per la generalità dei cittadini in forza della garanzia costituzionale, solo per determinate categorie professionali ed economiche. Diversamente, invero, i nostri colleghi, gli imprenditori ed i loro dipendenti e collaboratori sarebbero costretti ad adempiere tempestivamente agli obblighi tributari, propri e dei propri clienti, assumendo però un pericolo, escluso per tutti gli altri”.
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