Coordinamento giudici di pace Circolare Giustizia
Pubblicato il 16 maggio 2016
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Il ministero della Giustizia, dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, ha fornito alcune prime indicazioni indirizzate ai Presidenti delle Corti di appello e dei Tribunali per quel che concerne il coordinamento dell’ufficio del giudice di pace alla luce della recente novella di cui alla Legge n. 57/2016, in vigore dal 14 maggio.
Si rammenta che ai sensi dell’articolo 5 della citata legge l’ufficio del giudice di pace viene ora coordinato dal presidente del tribunale, il quale è tenuto a formulare al presidente della corte di appello la proposta sulla relativa tabella organizzativa.
Nella nota del 10 maggio 2016, vengono illustrate alcune prioritarie istruzioni “di orientamento”, con riserva, in ogni caso, al Consiglio superiore della magistratura della valutazione per i profili di sua competenza.
Presidente tribunale datore di lavoro
Nel testo della circolare ministeriale sono indicate alcune specifiche ricadute:
- l’ufficio del giudice di pace mantiene il codice fiscale attribuitogli, anche se dovranno essere variati i dati anagrafici del rappresentante dell’ente;
- il presidente del tribunale diviene, a tutti gli effetti, il “datore di lavoro” con riguardo ai profili previsti dal d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
- il subentro del presidente del tribunale nelle funzioni fin qui esercitate dal giudice di pace coordinatore non fa venir meno la validità di tutti i documenti previsti in materia di sicurezza sul lavoro;
- al presidente del tribunale compete, quale coordinatore, la gestione del personale di magistratura onoraria e del personale amministrativo, salvo nel caso del regime organizzativo degli uffici del giudice di pace in cui è prevista la figura del dirigente amministrativo (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Taranto e Torino);
- alla Conferenza permanente gli uffici dei giudici di pace saranno rappresentati dal presidente del tribunale quale coordinatore.
Atteso intervento del Csm
La circolare del ministero non ha soddisfatto i giudici di pace dell’Unione nazione giudici di pace, secondo i quali non sarebbe stato indicato in modo inequivocabile “che a partire dal 14 maggio i coordinatori giudici di pace decadono dalle loro funzioni e, ipso iure, a loro subentrano i Presidenti di Tribunale”.
Auspicato, pertanto, un pronto intervento del Consiglio superiore della magistratura per evitare il rischio di gravissimi disservizi presso tutti gli uffici del giudice di pace.
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