Contributo in conto capitale per imprese colpite dal sisma 2016

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Contributo in conto capitale per imprese colpite dal sisma 2016

Prevista la concessione di un contributo in conto capitale alle imprese che effettuano investimenti produttivi nei territori colpiti dal Sisma del Centro Italia del 2016.

Il decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 10 maggio 2018 – in “Gazzetta Ufficiale” n. 142 del 21 giugno 2018 – concede agevolazioni, per sostenere la ripresa e lo sviluppo del tessuto produttivo delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, colpite dagli eventi sismici dell'agosto e ottobre 2016 e del gennaio 2017, alle imprese che realizzino, o abbiano realizzato, a partire dal 24 agosto 2016, investimenti produttivi.

I beneficiari

Ammesse al contributo sono le imprese:

  • iscritte al registro delle imprese che abbiano una o più unità produttive - risultanti iscritte al medesimo registro  - ubicate in uno o più comuni, alla data di presentazione della domanda. Se non posseduto al momento della domanda, il requisito deve essere presente al  momento dell'erogazione del contributo o dell'anticipo;
  • non iscritte al registro delle imprese qualora abbiano il luogo dell'esercizio dell’attività d'impresa – come risultante dal certificato di attribuzione della Partita IVA – in uno o più comuni, alla data di presentazione della domanda;
  • non residenti in Italia se si siano costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello stato di residenza;
  • esercenti attività' economica in qualsiasi settore. Le imprese dei settori dell'agricoltura primaria, della pesca e dell'acquacoltura possono fruire, complessivamente per i tre settori, di una quota di risorse pari al 10% di quelle attribuite a ciascuna regione. 

Rientrano nell’agevolazione anche le imprese agricole la cui sede principale non è ubicata nei territori dei comuni, ma i cui fondi siano situati in tali territori.

Costi rientranti nelle agevolazioni

Le imprese, per beneficiare del contributo, devono effettuare nuovi investimenti produttivi, anche finalizzati alla realizzazione di nuove unità produttive o all'ampliamento di quelle esistenti.

Tra i costi ammessi:

  • il suolo aziendale e le sue sistemazioni (nel limite del 10% dell'investimento complessivo agevolabile);
  • le opere murarie ed assimilate e le infrastrutture specifiche aziendali, inclusi l'acquisto o la realizzazione di  nuovi immobili o l'ampliamento di immobili esistenti, se  strettamente funzionali al ciclo produttivo caratteristico dell'impresa;
  • i beni materiali ammortizzabili di qualsiasi specie funzionali al ciclo produttivo caratteristico dell'impresa;
  • i brevetti e gli altri diritti di proprietà industriali;
  • i programmi informatici esclusivamente connessi alle esigenze di gestione del ciclo produttivo caratteristico dell'impresa.

Con riferimento alle sole piccole e medie imprese, vi rientrano i costi relativi all'acquisizione di servizi di consulenza connessi al programma di investimento produttivo.

Per i programmi informatici ed i servizi di consulenza delle Pmi, vige il limite cumulativo del 10% dell'investimento complessivo agevolabile e comunque in misura complessivamente non superiore a euro 50.000,00.

I programmi di investimento devono presentare spese ammissibili non inferiori ad euro 20.000,00, mentre l’ammontare massimo del contributo sarà determinato su un importo di costi ammissibili non superiore ad euro 1.500.000,00.

Le spese devono essere sostenute a decorrere dal giorno successivo al 24 agosto 2016.

Contributo acquisibile

Viene concesso un contributo  in conto capitale sui costi ammissibili, secondo una delle seguenti opzioni:

  • pari al 50% dei costi ritenuti ammissibili entro il limite massimo di contributo e nel rispetto delle condizioni previste dai Regolamenti de minimis;
  • ai sensi dei Regolamenti di  esenzione, con le intensità  di aiuto ivi previste a seconda della dimensione di impresa e della localizzazione dell'investimento per le singole tipologie di costi ammissibili;
  • ai sensi dei Regolamenti de minimis se le imprese hanno già avviato l'investimento.

Presentazione dell’istanza

Le imprese devono presentare la domanda al Vice Commissario, in base a modelli opportunamente definiti, che comprendono l’attestazione riguardante il possesso dei requisiti e l'importo dei costi ammissibili.

I contributi sono concessi sulla base di procedura valutativa a graduatoria, o, in alternativa, in base a procedura valutativa con procedimento a sportello.

Il progetto deve essere realizzato entro il termine di diciotto mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria, ovvero dalla data di adozione del provvedimento regionale di concessione dell'agevolazione, in caso di procedura valutativa a sportello.

Allegati Anche in
  • eDotto.com – Edicola del 1 giugno 2018 - Sisma 2016/2017, proroga per la rateizzazione di contributi e premi – Schiavone

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