Contributi volontari, l’Inpdap cambia rotta
Pubblicato il 19 maggio 2006
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L’Inpdap, con la circolare n. 11 del 17 maggio comunicato che la prosecuzione volontaria dei contributi è utile non solo per il conseguimento del diritto alla pensione ma anche per la misura della stessa. La contribuzione volontaria può essere effettuata anche quando il contribuente abbia già maturato sia i requisiti anagrafici sia quelli contributivi minimi per la pensione. L’Inpdap si avvicina così all’Inps rimanendone distanziato solo nella limitazione che reputa efficace il rapporto assicurativo solo con l’effettivo versamento: “In tutti i casi in cui si verifichino sospensioni nel versamento contributivo, ancorché frutto di libera scelta dell’interessato, qualora ai fini del diritto al trattamento pensionistico, sia prescritta la maturazione dei requisiti contributivi congiuntamente a quelli anagrafici, questi ultimi devono essere perfezionati in costanza di versamento della contribuzione volontaria (ancorché effettivamente pagata entro il trimestre successivo alla maturazione dei requisiti per il diritto a pensione); ciò in quanto solo l’effettivo versamento non estingue e, quindi, rende efficace il rapporto assicurativo". Nell’articolo vengono ampiamente esaminati alcuni punti della circolare e del trattamento Inpdap.
L’Inpdap, con la nota operativa n. 31 del 5 maggio 2006, formalizza la competenza attribuitagli dal ministero del Lavoro sul rilascio del formulario “E101” che riguarda i casi di distacco all’estero di dipendenti pubblici, assoggettati durante tale distacco alla normativa italiana.
- ItaliaOggi, p. 45 – Pensione più ricca con la volontaria – Cirioli
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