Congresso mondiale dei commercialisti: evento 19, Roma

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Il congresso mondiale dei commercialisti a Roma è in via di conclusione.

Molti sono stati gli interventi che hanno evidenziato forti anomalie del sistema della fiscalità internazionale.

La sintesi dell'evento è la necessità di ripartire dalla legge.

È emerso che il concetto di abuso del diritto non può intendersi in senso oggettivo: “il limite del lecito, anche in campo fiscale, deve essere tracciato dalla legge, sia in ambito nazionale sia a livello sovranazionale”, spiega Stefano Marchese, membro dell'International etichs standards board.

E lo stesso Marchese interviene anche sul ruolo del consulente: “Evadere non è etico come non lo è agevolare l'evasione, ma neppure le tasse confiscatorie lo sono, e soprattutto è immorale, e dovrebbe essere illecito, l'uso non appropriato, quando non dissipatorio, delle tasse incamerate dalla agenzia pubblica. Oggi l'attività del consulente si muove su tre distinti livelli: di auditor, dove prevale l'aspetto di garante della legalità, di consultant, in cui il ruolo deve essere quello di riavvicinamento del cliente all'adeguatezza fiscale, e infine di Tax attorney, di avvocato delle tasse: in quest'ultimo ambito al consulente deve essere riconosciuto un mandato pieno di difesa, come è riconosciuto al legale di un killer”.
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