Congresso Confprofessioni Critiche al Ddl Bilancio

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Confprofessioni, la Confederazione delle libere professioni, ha festeggiato i 50 anni di attività durante il Congresso nazionale svoltosi a Roma l’11 novembre 2016, ed ha approfittato per discutere sulle misure contenute nel Ddl Legge di bilancio 2017, all’esame del Parlamento.

In particolare, il Ddl prevede la detassazione per i redditi derivanti delle operazioni finanziarie a lungo termine, della durata di almeno 5 anni, nel capitale delle imprese effettuati dalle Casse o dai fondi pensione, con il limite del 5% dell’attivo patrimoniale; inoltre, è disposta l’eliminazione del credito d’imposta a favore di Casse e fondi di previdenza complementare precedentemente previsto per gli investimenti infrastrutturali.

Circa tali disposizioni i partecipanti, pur apprezzando la detassazione, ricordano che gli investimenti effettuati dagli enti previdenziali privati servono a garantire la pensione agli iscritti. Sarebbe utile, pertanto, una forte riduzione della pressione fiscale posto che le Casse garantiscono la previdenza ai professionisti, senza pesare sul bilancio statale.

Al Congresso è intervenuta Marianna Madia, ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, riconoscendo il ruolo rilevante dei professionisti che “sono degli intermediari importanti tra lo Stato e i cittadini. La riforma della pubblica amministrazione guarda all’esterno e non all’interno e i professionisti possono e devono svolgere una funzione di sussidiarietà a sostegno della crescita e della democrazia».

E’ stata poi ricordata l’importanza per la crescita del Paese dei processi di digitalizzazione e innovazione. E sono proprio i professionisti che rappresentano gli intermediari tra l’introduzione di novità in campo tecnologico e normativo e la loro fattiva applicazione.