Confisca doppia all'imprenditore

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E' stato confermato dalla Cassazione, con sentenza n. 16725 di ieri, un maxisequestro nei confronti degli amministratori di due finanziarie pugliesi coinvolte in un'indagine di corruzione politica e traffici illeciti. Anche se il denaro bloccato dalle autorità a uno dei due era sufficiente a coprire il profitto del reato di cui erano accusati, tale circostanza non ha reso salvi i conti dell'altro dal sequestro in quanto, come precisato dalla Corte di legittimità, “il prezzo o il profitto del reato non è suscettibile di essere sostituito dal tantundem offerto da un soggetto terzo o da un soggetto coobligato posto che l'indicato carattere sanzionatorio della confisca impedisce che il supposto autore del reato possa in alcun modo avvantaggiarsene o comunque, beneficiare del pretium celeris, approfittando del fatto che altri abbia offerto una somma equivalente”.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 24 – Confisca doppia all'imprenditore – Alberici

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