Comunicazione annuale dati Iva, ultimo appuntamento
Pubblicato il 23 febbraio 2016
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Lunedì 29 febbraio 2016 è l'ultimo giorno per inviare telematicamente la Comunicazione dati Iva relativa all'anno 2015.
L'appuntamento relativo all'adempimento 2015 segna anche la fine di questo tipo di comunicazione annuale per i contribuenti, dal momento che a seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2015 e dal successivo decreto Milleproroghe, dal 2017 l’obbligo di presentazione della Comunicazione dati Iva sarà definitivamente soppresso.
Le suddette disposizioni normative hanno, infatti, previsto che tale adempimento nel 2017 sarà completamente abrogato in conseguenza del ripristino dell'obbligo, per tutti i contribuenti, di presentare la dichiarazione annuale in forma autonoma entro il mese di febbraio.
Le modifiche sono state introdotte al fine di allineare il disposto normativo del nostro Paese alle disposizioni comunitarie, con l'obiettivo di semplificazione fiscale: lo scopo è infatti quello di eliminare un obbligo - quello della Comunicazione dati Iva - che comporta ogni anno l'invio di 3.300.000 comunicazioni. Il 2016 pertanto è l'ultimo anno in cui si dovrà adempiere a tale obbligo.
Aggiornate le istruzioni: registrare anche split payment e reverse charge
Essendo questo l'ultimo appuntamento con la Comunicazione dati Iva, l'Agenzia delle Entrate ha aggiornato nuovamente le istruzioni di compilazione della comunicazione, precisando, tra le altre cose, che nell'ammontare delle operazioni attive devono essere ricomprese anche le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate in regime di split payment nei confronti delle Pa, ai sensi dell'art. 17-ter, Dpr 633/72.
L'Iva esigibile su queste operazioni - che è stata addebitata ma non riscossa dai fornitori in virtù dell'applicazione del regime speciale - non dovrà figurare nella comunicazione dati dei cedenti/prestatori, essendo essa dovuta all'Erario direttamente dagli enti cessionari/committenti. Dovrebbero, dunque, essere questi ultimi a dover indicare l'Iva esigibile nel campo CD4, se non fosse per il fatto che si tratta di soggetti esonerati in via di principio dalla Comunicazione dati Iva.
Sanzioni
Da quest'anno, infine, sono in vigore le nuove sanzioni per omessa o errata comunicazione.
Nel caso infatti di Comunicazione non trasmessa o trasmessa con dati incompleti oppure inesatti verrà applicata una sanzione amministrativa compresa tra un minimo di 250 Euro ad un massimo di 2.000 Euro, ai sensi dell’articolo 11 del Dlgs. n. 471/97, e di recente modificata dal Dlgs. n. 158/2015, entrato in vigore dal 1° gennaio 2016.
Essendo poi la Comunicazione dati Iva un adempimento di natura non dichiarativa, non è prevista la possibilità di rettifica o integrazione; pertanto il contribuente potrà solo avere la possibilità di esporre i dati definitivi e corretti nella dichiarazione annuale Iva.
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