Commercialisti sulla collocazione in bilancio delle imposte anticipate

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Commercialisti sulla collocazione in bilancio delle imposte anticipate

La Fondazione nazionale dei dottori commercialisti affronta in un documento il tema della collocazione in bilancio delle imposte anticipate e le modalità tecniche/operative per la loro rilevazione, riassorbimento (negli esercizi futuri) ed eventuale storno.

Obiettivo del documento della FNC è quello di fare chiarezza sul tema della fiscalità differita, con specifica focalizzazione sulle attività per imposte anticipate.

Nello specifico, quindi, nel testo dal titolo “La contabilizzazione e lo ‘storno’ delle attività per imposte anticipate”, i commercialisti affrontano il tema della collocazione in bilancio delle imposte anticipate e le modalità tecniche e operative per la loro rilevazione, riassorbimento ed eventuale “storno”, coerentemente con quanto disposto dai principi contabili nazionali di riferimento.

Tutti questi aspetti tecnici e operativi vengono affrontati mediante l’utilizzo di esemplificazioni numeriche ed esempi con l’obiettivo di facilitare la comprensione del tema trattato.

In particolare, i principali chiarimenti emersi nel corso della trattazione del tema sono i seguenti:

  • le imposte anticipate non sono un credito, ma un'attività da rilevare e da mantenere, a condizione della ragionevole certezza del loro recupero;

  • nel caso tali imposte derivino da perdite fiscali o se il loro recupero è su base pluriennale, è necessaria ancora più prudenza nella loro rilevazione;

  • la rilevazione della fiscalità differita (sia imposte differite che imposte anticipate) deriva dall’esigenza di rispettare il principio di competenza economica;

  • le attività per imposte anticipate (sia derivanti da differenze temporanee, che dal riporto a nuovo di perdite fiscali) sono rilevate, nel rispetto del principio della prudenza, solo se sussiste la ragionevole certezza del loro futuro recupero;

  • la chiusura di uno o più esercizi con una perdita civilistica deve comportare l’assunzione di un comportamento particolarmente prudente con riferimento alla previsione di utili e, quindi, di redditi imponibili positivi per i successivi esercizi.

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