Commercialisti. Nuovo regolamento per la formazione continua
Pubblicato il 08 gennaio 2018
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E’ in vigore dal 1° gennaio 2018 il nuovo regolamento per la formazione professionale continua dei dottori commercialisti, approvato dal Consiglio nazionale nella seduta di ottobre 2017. Il documento è stato poi trasmesso nel dicembre 2017 al ministero della Giustizia per l’acquisizione del parere favorevole.
Il nuovo regolamento si caratterizza per le novità in esso inserite, tra cui:
- l’esonero dall’obbligo formativo per gli iscritti nell'elenco speciale e per i non esercenti la professione;
- la particolare disciplina dell’accreditamento dei corsi realizzati dalle Scuole di Alta Formazione (SAF);
- l’individuazione dei criteri di equipollenza tra la formazione professionale continua dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e quella iniziale e biennale dei gestori della crisi;
- l’eliminazione del limite per l’acquisizione di crediti formativi professionali tramite la fruizione di attività in modalità e-learning;
- l’istituzione dell’elenco delle piattaforme valide per l’erogazione delle attività formative a distanza
- la presenza di disposizioni transitorie per consentire una disciplina uniforme dell’obbligo formativo nel triennio in corso.
Il testo del regolamento è stato pubblicato nel Bollettino del Ministero della Giustizia del 31 dicembre 2017.
Refusi
L’Informativa n. 1 del 5 gennaio 2018 del Cndcec fa presente che nel testo presente nel Bollettino sono stati rilevati dei refusi.
Spicca, nella specie, quello presente all’articolo 5, comma 4 del regolamento, dove, essendo stato omesso un “non” la frase viene stravolta.
Pertanto, precisa l’informativa, la disposizione rimane quella del precedente regolamento e quindi vige il divieto di riportare nel computo dei crediti di un triennio i crediti maturati nei trienni precedenti. Ciò viene meno, ai sensi del comma 6 dell’articolo 5, solo in presenza di crediti acquisiti attraverso la partecipazione ai corsi SAF.
Verrà pubblicata l'errata corrige per emendare il refuso.
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