Commercialisti, consulenti e notai: correttivi senza differenze territoriali
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 27 giugno 2011
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Sono 24 gli studi di settore, applicabili in Unico 2011, relativi ai lavoratori autonomi. Di questi, 12 interessano i professionisti che stimano i compensi sul numero di incarichi e gli altri 12 interessano i professionisti che non stimano i compensi sul numero degli incarichi.
Con il modello a prestazioni (monitoraggio del numero degli incarichi) le variabili sono il numero degli incarichi e la tipologia delle prestazioni e le correzioni intervengono in base al nuovo correttivo congiunturale di settore e al correttivo che tiene conto del ritardo dei pagamenti del cliente. Niente più correttivo individuale per costoro. Invece, per gli altri 12 studi che riguardano chi non stima i compensi a seconda del numero di incarichi – dunque quelli che calcolano i compensi in base dei costi esposti in contabilità - è prevista l'applicazione di uno specifico correttivo congiunturale individuale che tiene conto del calo di compensi rispetto agli anni precedenti.
Si rileva che i correttivi per i 12 studi con modello a prestazioni non considerano il fattore territoriale, il fattore dimensioni ed il fattore specializzazione. Per le 12 tipologie di professionisti che calcolano in base ai costi valgono, per il correttivo, le voci: compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti all’attività professionale e artistica; consumi; altre spese (es. rappresentanza).
- Il Sole 24 Ore - Norme e tributi, p. 1 - I correttivi per i professionisti non «pesano» la zona di attività - Ranocchi, Valcarenghi_Fonte:www.mef.gov.it
- Il Sole 24 Ore - Norme e tributi, p. 1 - L'altalena dei costi decisiva negli altri casi - Cerofolini_Fonte:www.mef.gov.it
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