Cndcec: spesometro con quadro surreale, l’adempimento va sospeso

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Cndcec: spesometro con quadro surreale, l’adempimento va sospeso

Il Consiglio nazionale dei commercialisti (Cndcec) chiede ”a Mef e agenzia delle Entrate un’immediata verifica ispettiva e, qualora le segnalazioni di irregolarità fossero confermate, la sospensione dell’adempimento fino a quando non saranno messi a disposizione mezzi di trasmissione sicuri...Il Governo comunichi ad intermediari e contribuenti una proroga lunga e ragionevole e la sospensione delle sanzioni tout court”.

Il Mef risponde attraverso il viceministro Casero: “Dal momento in cui il sistema sarà pienamente funzionante e testato verrà concesso un congruo numero di giorni per la trasmissione dei dati”.

Sebbene il Direttore delle Entrate, Ruffini, abbia rassicurato che l’intervento tecnico di Sogei, ha risolto la possibilità di violazione della privacy - “nessun utente può visualizzare dati di soggetti dai quali non è stato espressamente delegato dal sistema” - è da evidenziare che l'intervento ha risolto parzialmente.

Se è vero che non si possono più visualizzare tutti i dati fattura del contribuente, ancora resta la possibilità per chiunque di verificare se il contribuente ha inviato il file contenente i dati fatture visualizzando la relativa ricevuta.

Amarezza AIDC

Intanto l'Ufficio stampa AIDC (Associazione Italiana Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili) diffonde un comunicato dal titolo significativo:  Il ‘pasticciaccio brutto’ dello spesometro un coacervo di occasioni perse.

Nella nota si legge: “Premesso che nessuno, tantomeno la nostra categoria, è nell’animo di puntare il dito verso chi sbaglia, ben consapevole della complessità della macchina tributaria, ed anzi è ben disposta a percorrere la strada verso il fisco digitale insieme all’amministrazione, usciamo da questo episodio con tanta amarezza”.

MEF e Agenzia delle Entrate, ammonisce l'AIDC, hanno perso l’occasione per mostrare quella necessaria umiltà, che rende degno il lavoro e chi lo svolge, su diversi fronti: “In primo luogo chiedendo scusa, apertamente e senza retorica, ai molti contribuenti i cui dati, sensibili per definizione, sono stati esposti alla curiosità, se non all’uso fraudolento di chiunque. Peraltro dati per la cui protezione molto debbono spendere i nostri clienti e noi stessi. Da chi esercita professioni mediche, per proteggere il nome dei propri clienti, alla grande industria, che molto investe per proteggere i propri segreti industriali; chiedendo scusa ai dottori commercialisti, ed a tutti gli intermediari, il cui lavoro ed il cui tempo è stato considerato un bene gratuito, a disposizione dell’amministrazione, che disciplina autonomamente ed inaudita altera parte come trascorrere i nostri fine settimana, se per goderci un meritato riposo, o in attesa di una schermata che cambi colore, o dell’ultima istruzione ministeriale che, ancora una volta, cambierà le carte in tavola; chiedendo scusa al Parlamento, che è (o dovrebbe essere) sovrano, per aver per l’ennesima volta ignorato lo spirito dello statuto dei diritti del contribuente; chiedendo scusa all’Europa, che indica la strada del fisco amico, tanto apprezzato a parole e tanto avversato nei fatti; chiedendo scusa ai Sindacati dei dottori commercialisti ed al Consiglio nazionale, con i quali si sono istituiti tavoli tecnici, politici, di semplificazione, dichiarando la ferma volontà di un percorso comune e congiunto, salvo poi, proprio nel momento in cui questi tavoli dovevano essere utilmente attivati, ignorarli, presentando tardivamente e in maniera del tutto insoddisfacente un rimedio che è peggio del male; chiedendo scusa al diritto democratico, avendo avocato all’Agenzia delle Entrate il potere di ignorare del tutto discrezionalmente sanzioni con arbitri e modalità che rimandano alle concessioni di un burocrate sovrano piuttosto che all’adempimento di un funzionario in uno stato di diritto. Una drammatica serie di scuse mancate, ed ancora attese”.

 

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  • eDotto.com - Edicola del 27 settembre 2017 - Fatture e Corrispettivi: piattaforma vulnerabile. Provvedimenti del Governo - G. Lupoi

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