Cittadini a punti

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Sarà sottoposto al vaglio del Consiglio dei ministri, il prossimo 20 maggio, uno schema di Decreto che introduce la cosiddetta “cittadinanza a punti”, un accordo di integrazione, cioè, che l'immigrato dovrà sottoscrivere con lo Stato, al momento della presentazione della richiesta del permesso di soggiorno.

La proposta, avanzata dai ministri del Welfare, Maurizio Sacconi, e dell'Interno, Roberto Maroni, introdurrebbe un sistema di punteggio crediti-debiti per la valutazione della condotta nonché della capacità di integrazione dello straniero nell'arco temporale di due anni. In particolare, la partecipazione a corsi di lingua o la dimostrazione di senso civico comporterebbero un punteggio positivo; per contro, multe e procedimenti penali farebbero perdere punti. L'attestato di integrazione, essenziale per ottenere poi la cittadinanza,è previsto all'ottenimento dei trenta punti. Un punteggio sotto lo zero, per contro, determinerebbe l'espulsione automatica.
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