Cigs senza pause dopo la cassa ordinaria

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L’Inps - rispondendo con un messaggio ai quesiti delle direzioni provinciali sui criteri da seguire nell’ipotesi in cui la Cigo non soddisfi più, per scadenza del limite delle 52 settimane, le esigenze delle imprese e dei lavoratori - sostiene che se un anno di cassa integrazione ordinaria non è sufficiente, le aziende potranno accedere, senza interruzioni, alla cassa integrazione straordinaria, anche senza presentare i requisiti tipici richiesti da tale tipo di ammortizzatore sociale, vale a dire ristrutturazione, riorganizzazione, riconversione o procedura concorsuale. L’Inps, con la precisazione di ieri, ha voluto rendere operativo quanto anticipato dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, predisponendo una nuova protezione per i lavoratori delle imprese maggiormente colpite dalla crisi economica-finanziaria, che stentano a riprendere la loro attività. Dunque, anche quando la Cigo è esaurita si può ricorrere alla Cigs per altri 12 mesi, ferma restando anche la possibilità di ricorre alla cassa in deroga. L’obiettivo del Ministero e dell’istituto previdenziale è quello di mantenere il più flessibile possibile gli strumenti di sostegno al reddito messi a disposizione dalla normativa vigente.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 34 – La cassa integrazione fa il bis - Cirioli

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