Cig “in deroga” per chi ne ha bisogno
Pubblicato il 03 agosto 2009
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A sostegno delle crisi congiunturali di lungo periodo sia la legge Finanziaria per il 2009 (L. 203/2008) sia il decreto anticrisi 185/2008, sempre di fine anno, hanno potenziato alcuni strumenti di sostegno al reddito stanziando fondi da destinare ai cosiddetti ammortizzatori sociali “in deroga”.
L'articolo 2, comma 36, della legge n. 203/2008, stabilisce che “nel limite complessivo di spesa di 600 milioni di euro, per l'anno 2009, a carico del Fondo per l'occupazione, il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, può disporre, sulla base di specifici accordi governativi e per periodi non superiori a dodici mesi, in deroga alla vigente normativa, la concessione, anche senza soluzione di continuità, di trattamenti di cassa integrazione guadagni, di mobilità e di disoccupazione speciale, anche con riferimento a settori produttivi e ad aree regionali”.
Lo strumento degli ammortizzatori sociali in deroga può essere richiesto dai datori di lavoro operanti in tutti i settori, per esempio anche dagli studi professionali ed è escluso per i soli datori di lavoro domestico. Il sostegno al reddito può essere usufruito da tutti i lavoratori subordinati, a prescindere dalla tipologia contrattuale (vale anche per gli apprendisti). L’ammortizzatore in deroga può essere richiesto dal datore di lavoro solo a condizione che quest’ultimo abbia già esaurito le altre forme di sostegno al reddito di cui disponeva.
Per l’avvio della Cig in deroga è richiesta la comunicazione formale alle rappresentanze sindacali o, in mancanza, alle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Non serve tale comunicazione nel caso in cui l’azienda è iscritta ad un ente bilaterale ed è tenuta all’osservanza delle regole fissate da quest’ultimo.
L’Inps, con messaggio n. 16358 del 20 luglio 2009, fornisce le istruzioni operative circa la gestione a regime degli ammortizzatori sociali in deroga.
Se l’impresa ha sede in una Regione o Provincia autonoma che è competente a ricevere la suddetta domanda, l’azienda si rivolgerà direttamente ad esse, altrimenti il datore di lavoro deve rivolgersi al ministero del Lavoro. L'impresa può presentare l'IG15/Deroga direttamente all'Inps o per il tramite della Regione. Si dovrà presentare all'Istituto un modello IG15/Deroga per ogni unità produttiva interessata.
Per le domande presentate a decorrere dal 1° maggio 2009, il Dm 46449/2009 - qualora siano già state utilizzate le risorse di cui ai residui dei decreti degli anni precedenti e i fondi del Decreto n. 45080, con le quali far fronte al 100% delle indennità relative alle domande presentate entro il 30 aprile - finanzierà il 70% dell'indennità e l'intera contribuzione figurativa. In connessione con la partecipazione a percorsi di politica attiva, il restante 30% dell'indennità erogata sarà invece posto a carico delle risorse del Fondo Sociale Europeo di cui ai programmi operativi regionali della Regione in cui ha sede l'unità produttiva interessata.
Roberta Moscioni
- www.laprevidenza.it
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 2 – Il responso è affidato alle Regioni o al ministero
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 2 – L’indennità passa all’azienda che assume soggetti “assistiti”
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 2 – Contro le crisi lunghe scatta la Cig in deroga – a cura di Casotti e Gheido
- www.dplmodena.it
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