Chi troppo vuole nulla stringe

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La Rocco&Tano Tavolati SNC è un’aziendina a conduzione familiare che si occupa del montaggio di rivestimenti e parquet. Soci e amministratori dell’impresa sono i due fratelli Rocco e Tano, esperti pavimentisti.

L’azienda occupa tre dipendenti e il lavoro non manca. I cinque uomini si spostano come un corpo solo da un cantiere all’altro e armeggiano sicuri con malte, stucchi, levigatrici, frullatori e bocciardatrici.

Proprio il mese scorso, Rocco e Tano hanno siglato un sostanzioso contratto di appalto: ultimeranno il nuovo complesso residenziale cittadino; toccherà alla loro società la fornitura e la posa in opera di centinaia di metri quadrati di tavolette di legno e piastrelle di gres porcellanato.

Dopo qualche consulto con il professionista che assiste l’azienda, i fratelli Tavolati decidono di chiamare in cantiere un altro lavoratore per portare a termine più velocemente l’oggetto dell’appalto; ma, contrariamente a quanto loro suggerito dal consulente del lavoro e al fine di ridurre le spese, decidono di far lavorare in nero il nuovo pavimentista.

Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista …),
come spesso capita, gli attenti ispettori del lavoro piombano come falchi in cantiere e grazie alla potente strumentazione di cui sono dotati si accorgono che uno dei sei lavoratori presenti non è stato assunto regolarmente. Gli ispettori, alla luce delle nuove indicazioni ministeriali (cfr. Nota prot. n. 7127 del 28/04/2015, Ministero del Lavoro), adottano il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale (art. 14 del D.lgs. n. 81/08 e s.m.i.). Secondo le ultime istruzioni ministeriali, infatti, i soci amministratori che partecipano materialmente alle lavorazioni non devono essere conteggiati nell’organico aziendale ai fini della sospensione per lavoro nero (paradossalmente, se fossero stati computati non ci sarebbe stata sospensione).

Rocco e Tano avranno capito la lezione? Il consulente del lavoro, per sicurezza, ha appena inviato una mail all’indirizzo aziendale: nel corpo del messaggio ha copiato il testo della favola di Esopo “La gallina dalle uova d’oro”.
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