Cartelle Equitalia, nel Destinazione Italia l’emendamento non sospende ma compensa
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 08 febbraio 2014
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L’emendamento 5 stelle al decreto Destinazione Italia - Dl 145/2013 - sul blocco dell’emissione delle cartelle da parte delle agenzie di riscossione, approvato dalla Commissione Finanze e attività produttive della Camera, trova un compromesso per l’aula della Camera.
Già riformulato dagli stessi relatori del decreto, prevedeva per il 2014: la sospensione delle cartelle esattoriali, di Equitalia e di altri agenti della riscossione, nei confronti delle imprese titolari di crediti, di importo almeno pari al debito, non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazione, fornitura, appalti e servizi, anche professionali, maturati nei confronti della Pa e regolarmente certificati (consulta l'articolo precedente: "Equitalia, cartelle sospese se si hanno crediti con la PA").
Ora, per come riformulato dopo il vaglio della Commissione Bilancio e della Ragioneria dello Stato, nell’emendamento la sospensione lascia il posto alla compensazione.
Pertanto, se si è in credito con la Pa si potrà compensare il debito, di importo pari o inferiore, richiesto dall'agente della riscossione.
L’operatività è legata ad un decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze che, nel rispetto dei saldi di finanza pubblica, dovrà stabilire le regole e i soggetti ammessi all'operazione.
- ItaliaOggi, p. 22 - Imprese, compensazioni a 360° - Migliorini, De Stefanis
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