Carceri leggere per 15mila

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Mentre il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha espresso l'auspicio che la riforma della giustizia proceda con l'obiettivo condiviso dell'efficienza del sistema giudiziario, il ministero della Giustizia sta mettendo a punto la bozza di riforma che già, tra giovedì e venerdì, potrebbe essere sottoposta agli alleati, in vista del Consiglio dei ministri del 19 dicembre. Il testo, oltre ad occuparsi del processo, interviene sul fronte delle carceri con la creazione di un circuito di "minima sicurezza" destinato ai detenuti in attesa di giudizio che non siano “pericolosi”. Si parta, dunque, di “carcere leggero” scontato in strutture prefabbricate da costruire in 8/10 mesi. La bozza di riforma, inoltre, dovrebbe modificare le norme sul rapporto tra polizia giudiziaria e Pm, con l'obiettivo di sganciare la prima dal secondo. Nel testo viene anche reintrodotta la messa alla prova.

L'avvocatura tutta, nel frattempo, è compatta nel concordare con una riforma complessiva della giustizia penale e dell'ordinamento giudiziario, mentre il procuratore di Milano, Manlio Minale, sottolinea la necessità che venga salvaguardata l'obbligatorietà dell'azione penale.

Per quel che riguarda lo scontro tra le Procure di Salerno e Catanzaro, sembra che ieri si sia giunti ad un accordo, sfociato in un doppio dissequestro degli atti. Le inchieste, in ogni caso, continuano.

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