Blocco licenziamenti, stop fino a ottobre per settore tessile e moda

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Blocco licenziamenti, stop fino a ottobre per settore tessile e moda

Blocco dei licenziamenti selettivo. Infatti, s’intende prorogare lo stop fino al mese di ottobre 2021 solo per il settore tessile e moda. Quindi, ci sarà lo sblocco dei licenziamenti per industria manifatturiera ed edilizia, con l’eccezione del settore moda (tessile, abbigliamento, pelletteria), le cui aziende potranno fruire di altre 17 settimane di CIG gratuita dal 1° luglio al 31 ottobre.

È questa la novità attesa per domani in Consiglio dei ministri e da inserire nel decreto legge su fisco e lavoro.

Divieto di licenziamenti, tutelati i settori fragili

Per i datori di lavoro delle industrie tessili-abbigliamento-pelletteria sono previste altre 17 settimane di CIG gratuita (non sono dovuti i contributi addizionali) da fruire dal 1° luglio al 31 ottobre.

Quindi, fino al 31 ottobre 2021, i predetti datori di lavoro manterranno un divieto generalizzato di licenziamento per motivi economici. L’intervento costa poco meno di 200 milioni di euro.

Inoltre, per le imprese del settore manifatturiero che hanno esaurito (o stanno per farlo) gli ammortizzatori sociali emergenziali previsti dal D.L. n. 41/2021), viene “azzerato il contatore”, e potranno contare su un massimo di altre 13 settimane di cassa fruibili fino a dicembre.

Licenziamenti vietati, il settore manifatturiero

Dal 1° luglio 2021, termina il blocco generalizzato dei licenziamenti che in Italia dura ininterrottamente da febbraio 2020.

Quindi, da tale data le imprese di industria e costruzioni hanno la CIG scontata fino al 31 dicembre 2021, in cambio dell’impegno a non licenziare nessun dipendente. Non è, tuttavia, un divieto assoluto di licenziamento perché un’azienda che non voglia chiedere la CIG scontata è libera di licenziare.

Stop licenziamenti, ripartono industria e costruzioni

Dunque, dal 1° luglio 2021, ripartono industria e costruzioni ma per tessili-abbigliamento-pelletteria la situazione è ancora adesso più critica. Per tali settori, infatti, vi è una deroga, e seguiranno lo stesso trattamento riservato alle aziende che usano la cassa in deroga o l’assegno ordinario del Fondo di integrazione salariale (terziario, piccole imprese) che hanno avuto, appunto, la proroga della cassa Covid e il contestuale blocco dei licenziamenti fino al 31 ottobre.

CIGS, prevista nuova proroga

Infine, nel pacchetto lavoro dovrebbe entrare anche una proroga di 6 mesi della CIGS per crisi aziendale in favore delle imprese del settore aereo.

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