Blocco delle lettere solo per gravi motivi

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La Cassazione, quinta sezione penale, con sentenza n. 44683 depositata ieri, ha spiegato come sia possibile disporre il blocco della corrispondenza di un detenuto solamente per esigenze di indagine, di prevenzione o di sicurezza carceraria. In ogni altro caso, il trattamento deve considerarsi come arbitrario e in contrasto coi diritti costituzionalmente tutelati. Su queste considerazioni, i giudici di legittimità hanno censurato la magistratura di sorveglianza dell'Aquila per aver bloccato alcune lettere e delle riviste dirette alla brigatista rossa Nadia Desdemona Lioce, senza mostrare “seri e logici argomenti”.

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