Basta una riunione perché ci sia intesa anticoncorrenziale

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La Corte di giustizia europea, con sentenza depositata ieri nella causa C-8/08, si è pronunciata in materia di intese anticoncorrenziali dopo essere stata consultata, attraverso domanda pregiudiziale, dall'autorità giudiziaria dei Paesi Bassi al fine di ottenere un'interpretazione autentica dell'art. 81, n. 1 del Trattato Ce. I giudici europei, in particolare, hanno spiegato che è anticoncorrenziale la pratica concordata che abbia finalità concretamente idonea a falsare la concorrenza nel mercato comune senza che sia necessario che la concorrenza venga effettivamente impedita, ristretta o falsata. Così, è da considerare anticoncorrenziale lo scambio di informazioni tra concorrenti quando lo stesso sia “idoneo a eliminare alcune incertezze in relazione al comportamento previsto dagli operatori interessati”.
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