Attività all’estero senza concorso

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La Corte di Giustizia europea, chiamata a decidere in merito alla causa C-371/04, nella sentenza emessa ieri, ha stabilito che la “Pa” italiana deve tener conto, ai fini della determinazione delle condizioni di lavoro, dell’esperienza professionale e dell’anzianità acquisita da un lavoratore nel settore pubblico di un altro Paese europeo, anche se sia stato assunto senza dover superare un concorso. La motivazione risiede nel fatto che non tutti i Paesi assumono i dipendenti pubblici con le stesse modalità.

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 46 – Carriera, vale il lavoro svolto in Ue – De Lellis

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