ASSINDATCOLF, denuncia costi elevati per i soggetti non autosufficienti

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ASSINDATCOLF, denuncia costi elevati per i soggetti non autosufficienti

In virtù della recente approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Disegno di Legge Delega di riforma e in vista dell’attuale negoziazione delle Raccomandazioni del Consiglio dell’Unione Europea sulla EU Care Strategy, l’Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico (ASSINDATCOLF) ha avviato l’iniziativa “Nuove prospettive per la non autosufficienza: tra raccomandazioni dell’EU Care Strategy e la riforma del Disegno di Legge Delega italiano“, al fine di avviare un dibattito sul tema della non autosufficienza.

In particolare, l’associazione ASSINDATCOLF evidenzia i costi che dovrà sostenere una persona non autosufficiente per l’assunzione di una badante assunta a tempo pieno per 54 ore settimanali. Nello specifico, il costo del lavoro da sostenere mensilmente per l’assistenza può arrivare fino a 2.641,61 euro mensili se consideriamo:

  • l’assunzione di una lavoratrice a tempo pieno in regime di convivenza;
  • l’assunzione di una sostituta per coprire i giorni e le ore di riposo previsti dal CCNL del settore.
NOTA BENE: Il costo mensile di un badante ricomprende il rateo della tredicesima, del TFR e delle ferie e i contributi trimestrali Inps e Cassacolf.

Il Presidente di ASSINDATCOLF, Andrea Zini, sottolinea che le famiglie sostengono questi costi in modo totalmente autonomo, senza un reale intervento da parte dello Stato.

Invero, nel sistema fiscale italiano il datore di lavoro domestico:

  • può portare in deduzione soltanto una quota dei contributi versati all’Inps (fino ad un massimo di 1.549,37 euro l’anno);
  • può portare in detrazione una minima parte di quello che spende per lo stipendio della badante e solo in presenza di redditi sotto i 40mila euro.

Sarebbe auspicabile consentire la totale deduzione del costo anche per contrastare la lotta al lavoro sommerso.

ASSINDATCOLF ripone fiducia nel Disegno di Legge Delega che ha recentemente approvato la Prestazione Universale per la non autosufficienza, si tratta, infatti, di un’indennità alternativa a quella di accompagnamento, che prevede un ammontare graduato in base alle necessità assistenziali dell’anziano.

Infine, rivolgendo un appello al Governo, il Presidente auspica una maggiore valorizzazione del ruolo delle famiglie e della professionalità delle assistenti familiari, le c.d. “badanti”.

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