Assegni legati ai redditi, censimento entro giugno
Autore: eDotto
Pubblicato il 03 giugno 2009
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I titolari di prestazioni previdenziali che sono legate al reddito (sia pensionistiche che di natura assistenziale) devono comunicare, entro il 30 giugno, agli enti previdenziali (Inps, Inpdap, Enpals e Ipost) i dati relativi ai redditi dell’anno precedente. Sulla base di queste comunicazioni viene accertata l’esistenza o meno di un diritto alla prestazione da parte del singolo richiedente. Nel caso in cui il destinatario della prestazione non comunichi le informazioni richieste entro fine mese, ad ottobre – dopo una lettera di sollecito da parte degli enti di previdenza – si vedrebbe sospendere la prestazione previdenziale o assistenziale in godimento. Le modalità di accertamento del diritto a questo tipo di prestazioni sono contenute nella legge 14/09. La legge è stata pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 49 del 28 febbraio e ha convertito il decreto legge 207/08, prevedendo così una nuova disciplina per la valutazione dei redditi che incidono su prestazioni previdenziali e assistenziali. Sulle modalità di accertamento, ulteriori indicazioni sono state fornite sia dall’Inps (circolare 62/2009) sia dall’Inpdap (note operative 15 e 29 del 2009). La legge 14/09 annuncia che i periodi di riferimento per la verifica dei redditi sono due: “l’anno in corso” per l’accertamento del diritto alla prestazione in sede di prima liquidazione, e “l’anno precedente” nel caso di verifica al mantenimento di una prestazione che è collegata al reddito e già liquidata. Proprio con riferimento a questa seconda ipotesi, gli enti previdenziali hanno inviato i modelli di comunicazione reddituale, che gli interessati devono compilare e restituire entro il 30 giugno. In caso di ritardato invio, gli enti previdenziali sollecitano con una raccomandata l’adempimento dell’obbligo. Una procedura specifica è prevista per i pensionati residenti all’estero. L’Inps, con il messaggio n. 6972/2009, ha avviato gli accertamenti sui redditi 2006, 2007 e 2008. Poi con successivo messaggio 12479/09 del 1° giugno, ha ricordato che i modelli vanno presentati agli enti di patronato o ai consolati d’Italia, che provvederanno ad inoltrarli all’Istituto entro la data fissata. Alternativamente, i pensionati possono spedire, sempre entro il 30 giugno, i modelli sottoscritti, allegando tutta la documentazione richiesta.
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