Appalto truccato. Condanna ex D. Lgs. 231 per la società che si aggiudica la gara
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 02 febbraio 2013
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La Cassazione, con la sentenza n. 5150 dell’1 febbraio 2013, ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano disposto la confisca dei beni di una società ritenuta responsabile ai sensi del Decreto legislativo n. 231/2001 in quanto, attraverso raggiri, aveva ottenuto l’aggiudicazione di un appalto pubblico.
Anche se, nella specie, la percezione di denaro non era stata diretta, andava riconosciuta a carico dell’imputata una responsabilità penale per truffa aggravata ai sensi dell’articolo 640 bis del Codice penale; ed infatti – ha precisato la Corte – in presenza di truffe finalizzate alla percezione di erogazioni pubbliche, le somme continuano a essere di proprietà pubblica anche nel momento in cui entrano nella disponibilità materiale dell'ente privato finanziato; rimane integro, quindi, il vincolo della loro destinazione al fine per il quale sono state erogate.
- ItaliaOggi, p. 22 – Appalti truccati Scatta la 231 - Alberici
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