Appalti, labirinto di riscontri
Autore: eDotto
Pubblicato il 05 aprile 2008
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Il decreto interministeriale che disciplina la responsabilità solidale dell’appaltatore-subappaltatore nella filiera degli appalti potrebbe creare un appesantimento della gestione amministrativa delle aziende. In particolare, i dubbi riguardano i controlli da applicare tra appaltatore, subappaltatore e committente. Si deve chiarire se la disposizione riguarda solo gli appalti conclusi dopo l’entrata in vigore del regolamento oppure vale anche per quelli in corso. Il decreto in oggetto, all’articolo 5, prevede che le disposizioni si applichino relativamente alle prestazioni di lavoro dipendente “rese” decorsi 60 giorni dalla pubblicazione in “G.U.”. Il testo sembrerebbe, quindi, lasciare intendere che le novità riguardino anche i contratti di appalto e subappalto in corso. Inoltre, rientrano nel campo di applicazione i contratti conclusi da soggetti Iva, mentre ne sono esclusi quelli i cui committenti non esercitano attività commerciali, quali le persone fisiche esercenti attivià di lavoro autonomo e le società semplici. Nello specifico il dubbio che sorge è quello su come opera la responsabilità solidale in merito alla produzione della documentazione per il controllo dei lavoratori oppure per le ore di lavoro da svolgere o in ordine a emolumenti che hanno una periodicità annuale, come il Tfr e le mensilità aggiuntive. Molte sono le informazioni fiscali che il subappaltatore deve poi fornire all’appaltatore. Si chiede di sapere con esattezza quali sono le informazioni che devono essere riportate nell’F24 di controllo.
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