Anche i commercialisti potranno scioperare. Pronto il Codice di autoregolamentazione

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La bozza del Codice di autoregolamentazione che consentirà anche ai dottori commercialisti di indire uno sciopero della categoria è pronta.

Il "Codice di autoregolamentazione delle astensioni dalle attività svolte dai dottori commercialisti ed esperti contabili", scritto nell’ultimo anno, è frutto della proposta avanzata dall'Ordine di Napoli, con il consenso del Consiglio nazionale, e il risultato di un confronto costante con la Commissione di garanzia.

Michele Saggese, tesoriere dell'Ordine di Napoli e membro dell'Associazione dottori commercialisti, ha detto che negli ultimi anni si è avvertito più volte il desiderio di scioperare, ma finora non era possibile farlo a causa della mancanza di uno strumento che permettesse di indire l’astensione dal lavoro per i professionisti.

Ora, seguendo il percorso tracciato dagli avvocati, invece, sarà possibile scioperare grazie anche al fatto che la categoria svolge una serie di compiti che rientrano nei servizi pubblici essenziali. È però necessario che le prestazioni indispensabili vadano comunque garantite.

Il codice ormai è delineato, mancano solo gli ultimi passaggi per la sua approvazione finale, che potrebbe arrivare entro la fine di gennaio. Il testo, infatti, è atteso alla Commissione garanzia che dovrà sentire tutti i soggetti interessati (rappresentanti categoria, Agenzia Entrate, ministeri competenti).

L’Obiettivo è quello di stilare un protocollo di raccordo tra il professionista che sciopera, il cliente che egli rappresenta e il ruolo che il commercialista svolge verso l’Amministrazione finanziaria e le commissioni tributarie in caso di contenzioso.

Nella bozza si legge che:

- lo sciopero può essere proclamato dal Consiglio nazionale;
- la proclamazione va comunicata almeno 15 giorni prima alla Commissione garanzia e divulgata a mezzo degli organi di stampa;
- lo sciopero non può superare gli otto giorni consecutivi di lavoro;
- l’astensione non può riguardare le attività indispensabili e non comporta sanzioni né per il professionista né per il cliente.

Intanto la categoria dei commercialisti si prepara ad una giornata di mobilitazione indetta per il 19 novembre a Roma. Il Cndcec, insieme alle associazioni sindacali di categoria, ha annunciato una giornata di protesta per difendere l’equipollenza dell’esame di stato per accedere all’Albo dei commercialisti e la prova di idoneità per l'accesso al registro dei revisori.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 23 - Commercialisti, sciopero possibile - Micardi
  • ItaliaOggi, p. 29 - Alla manifestazione del 19 oltre 1.500 professionisti - Pacelli

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