Alleanza di Albi per riordinare la governance

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A margine di un convegno che si è svolto ieri alla Luiss - dal titolo “Quale modello di governance in Italia” - il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha lanciato una proposta in cui auspica la formazione di un organismo comune ove riunire professionisti, autorità ed esperti per coordinare le richieste italiane di riforma della governance societaria. Secondo Siciliotti, presidente nazionale dei commercialisti, dovrebbe verificarsi una situazione analoga a quella che anni fa ha portato alla nascita dell’Organismo italiano di contabilità. In quel caso, i principi contabili nazionali hanno acquistato una maggiore forza e visibilità, potendo contare sugli apporti delle autorità e delle associazioni. Analogamente, nel caso della governance, l’organismo auspicato dovrebbe servire a dare forza alla fattispecie italiana, a livello europeo e internazionale. L’idea è quella della formazione di una casa comune della governance italiana in cui riunire, oltre ai commercialisti, anche avvocati, notai, autorità, utilizzatori e docenti. Proprio dal Convegno è emerso che la governance italiana ha bisogno, se non di una riforma, almeno di una decisa manutenzione.
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