Albi, la Giustizia riapre il cantiere

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Sono attesi nei prossimi giorni una serie di confronti tra il ministero della Giustizia e i vertici di Ordini e associazioni non regolamentate per predisporre il testo della legge quadro di riforma delle professioni, che prenderà la forma di un disegno di legge delega da presentare in Consiglio dei ministri forse già entro fine settembre. Secondo il sottosegretario alla Giustizia, Luigi Scotti, gli incontri si concluderanno la prossima settimana riprendendo quelli già realizzati con i rappresentanti del ministero per lo Sviluppo Economico, della Salute e delle Politiche giovanili. Quindi entro 15-20 giorni dovrebbe essere pronto un testo che sarà un disegno di legge delega contenente una serie di principi e di regole molto precise volte a ridefinire il ruolo e le funzioni degli Ordini professionali riconoscendo le associazioni. I vertici professionali saranno sentiti per delegazioni di “famiglie omologhe”. Giovedì 21 settembre sono attesi agenti di cambio, dottori commercialisti, consulenti del lavoro, assistenti sociali, ragionieri e attuari.

Nel frattempo dottori commercialisti, ragionieri e revisori sono stati ascoltati dalla Commissione Finanze del Senato che ha aperto un’indagine conoscitiva sulla legge sul risparmio. Cinque sono i punti su cui dottori commercialisti e ragionieri insistono per “rendere effettive e praticabili le garanzie a favore dei risparmiatori”: l’indipendenza degli amministratori delle società quotate, la tutela dei portatori di strumenti finanziari, la limitazione al cumulo degli incarichi, la limitazione della responsabilità civile e il conflitto di interessi.

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 30 – Risparmio, investitori da tutelare – Cinti

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