Agevolazioni non sempre con disparità di trattamento

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L’analisi sul Sole 24 Ore del professor Enrico De Mita, esperto di diritto tributario, mette in guardia su questioni costituzionali di parità di trattamento circa agevolazioni introdotte nella legislazione tributaria, specie quando si tratta di deroghe molto circoscritte.

Tuttavia, nel caso delle cessioni di beni abitativi ad uso privato tra soggetti che non svolgono attività commerciali o professionali, che il legislatore ha voluto agevolare con una modifica alla legge di registro in tema di trasferimenti di diritti reali - indipendentemente dal corrispettivo pattuito il valore dei beni immobili adibiti ad uso abitativo è determinato secondo i valori catastali - non configura, secondo l’analista, disparità di trattamento rispetto ad altri trasferimenti d'immobili, come il trasferimento di beni immobili, anche ad uso abitativo, in sede di espropriazione forzata, tassato in base al prezzo di aggiudicazione.

Ciò poiché, nel primo caso il trasferimento passa per il notaio. Contratto ed aggiudicazione condividono il tipo di beni, ma i titoli giuridici del trasferimento sono del tutto diversi tra di loro.

Pertanto, l’ordinanza 29 luglio 2010 sul tema, da parte della Commissione tributaria provinciale di Grosseto, motivata ritenendo che non ci si sia attenuto ad una applicazione della norma formalistica, non è fondata.
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