Adempimento collaborativo: intervengono anche le Direzioni regionali

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Adempimento collaborativo: intervengono anche le Direzioni regionali

L’Agenzia delle Entrate aggiorna le previsioni in materia di competenza e modalità di applicazione del regime di adempimento collaborativo (cooperative compliance).

Cooperative compliance tra AF e Grandi contribuenti

Tale disciplina, introdotta con l’articolo 3 del Dlgs n. 128/2015, si pone il fine di promuovere forme di comunicazione e di cooperazione rafforzata tra l’Amministrazione finanziaria e i contribuenti dotati di un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale.

In sostanza, tra contribuenti di grandi dimensioni e Amministrazione finanziaria avviene un confronto costante per la prevenzione e la risoluzione delle controversie in materia fiscale, prima che venga presentata la dichiarazione fiscale.

Vari passi sono stati compiuti per attuare tale regime; da ultimo, con decreto Mef del 31 gennaio 2022, sono stati ammessi altri contribuenti alla cooperative compliance, per gli anni 2022, 2023 e 2024, dando la possibilità di accedere ai soggetti con volume di affari e ricavi non inferiore a un miliardo di euro.

Con il nuovo provvedimento emanato il 9 marzo 2022, prot. 74913, l’Agenzia delle Entrate procede ad aggiornare quanto stabilito in materia di competenze nella fase di prima applicazione con il provvedimento del 26 maggio 2017, potenziando le attività di gestione in vista di una progressiva estensione del regime.

Pertanto, si conferma la competenza esclusiva dell’ufficio Adempimento collaborativo della Divisione Contribuenti - Direzione Centrale Grandi contribuenti e internazionale, per l’esercizio dei poteri istruttori di cui agli articoli 32 e 33, DPR n. 600/1973, e 51, comma 2 e 52 del DPR n. 633/1972, sulle dichiarazioni presentate dai contribuenti aderenti.

Parte attiva delle Direzioni regionali sui risk-analysis

A ciò si accosta in modo più dettagliato il ruolo di ascolto e interlocuzione attiva degli uffici Grandi contribuenti delle Direzioni regionali - aventi competenza su contribuenti di rilevanti dimensioni, con volume d’affari, ricavi e compensi di importo non inferiore a 100 milioni di euro - e presenti in Lombardia, Lazio, Campania, Emilia-Romagna, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto.

In pratica, tali Direzioni locali divengono partecipi del processo di risk-analysis dei contribuenti e di controllo sulle relative dichiarazioni presentate, in aiuto all’azione dell’ufficio Adempimento collaborativo della Direzione Centrale Grandi contribuenti e internazionale.

A tale ultima struttura, vengono affidati compiti di indirizzo attraverso cui dirigere e valorizzare il contributo delle nove strutture regionali coinvolte.

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