Acconto Imu 2021. Le esenzioni per Covid

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Acconto Imu 2021. Le esenzioni per Covid

Si avvicina l’appuntamento del 16 giugno 2021 per il versamento dell’acconto Imu. Viste le numerose novità previste dai decreti Covid, per sostenere le attività maggiormente colpite dalla pandemia, si effettua una panoramica sui soggetti obbligati e gli esentati.

Imu. Gli obbligati

Normativamente l’obbligo di versare l’imposta municipale compete ai proprietari o titolari di altro diritto reale di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli, i concessionari nel caso di concessione di aree demaniali e i locatari in caso di leasing.

Nello specifico, l’IMU 2021 è dovuta dai seguenti soggetti:

  • proprietario di immobile;
  • titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sull’immobile;
  • genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice;
  • concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
  • locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

Sono due gli appuntamenti per chi è tenuto all’imposta:

  • il 16 giugno va versato l’acconto Imu, facendo il calcolo in base alle aliquote approvate per l’anno 2020 dal proprio Comune, qualora non sia ancora disponibile il regolamento aggiornato;
  • il 16 dicembre 2021 occorre effettuare il saldo Imu, con eventuale conguaglio sulla prima rata, sulla base della delibera di approvazione delle aliquote e del regolamento pubblicati sul sito del ministero delle Finanze alla data del 28 ottobre.

Imu: esenti le abitazioni principali

La prima esenzione principe è quella che riguarda i proprietari di prima casa non di lusso, categoria catastale A1, A8 e A9, e relative pertinenze di categoria catastale C2, C6 e C7, nonché immobili assimilati all’abitazione principale.

Si ricorda che per abitazione principale si intende l’unità immobiliare in cui il soggetto passivo e i componenti del suo nucleo familiare risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente.

Le esenzioni Imu dovute al Covid

La legge di Bilancio 2021, per allievare le perdite dovute alle chiusure delle attività economiche fissate per combattere il Covid-19, ha previsto che non devono versare l’acconto Imu 2021 i gestori di immobili utilizzati nei settori del turismo, alberghiero, dello spettacolo.

Più precisamente, sono esclusi:

  • stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, stabilimenti termali;
  • alberghi, pensioni e relative pertinenze, agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence e campeggi, a purché i relativi soggetti passivi siano anche gestori delle attività esercitate;
  • immobili in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;
  • discoteche, sale da ballo, night-club e simili, a condizione che i soggetti passivi siano anche gestori delle attività esercitate.

Con il Decreto Sostegni sono stati esentati dal versamento della prima rata Imu 2021 anche coloro che hanno i requisiti per beneficiare dei contributi a fondo perduto previsti dallo stesso provvedimento, in generale i soggetti:

  • che hanno la partita IVA attiva al 23 marzo 2021;
  • che hanno avuto ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro nell’anno 2019;
  • che hanno avuto nell’anno 2020 un fatturato medio mensile inferiore almeno del 30 per cento rispetto al fatturato medio mensile dell’anno 2019.

Attenzione: per beneficiare dell’esenzione, i soggetti passivi devono essere anche gestori delle attività ivi esercitate.

Esenzione Imu per territori colpiti dal sisma

E’ stata prorogata, dalla legge di Bilancio 2021, l’esenzione per i territori colpiti dal sisma. Si tratta di alcuni comuni delle regioni Lombardia e Veneto, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia: lo stop al versamento è stabilito fino alla definitiva ricostruzione e agibilità dei fabbricati interessati e comunque non oltre il 31 dicembre 2021.

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