Accesso “complicato” a pagamento

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Con sentenza n. 5198 del 3 settembre 2009, il Consiglio di stato ha invitato l'autorità garante per la Privacy a prevedere un rimborso a carico di chi chiede l'accesso agli atti quando la ricerca dei dati implichi un notevole dispendio per il titolare del trattamento. Secondo il Collegio al garante spetterebbe il potere di quantificazione del contributo ma non anche quello di stabilire i presupposti in base ai quali il diritto di accesso può comportare la sua corresponsione. Quest'ultimi, infatti, sono stabiliti dalla legge.
Anche in
  • ItaliaOggi, p. 29 – Privacy, l'accesso si paga - Ciccia

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