Accertamenti ispettivi nel lavoro. Protocollo d’Intesa per semplificare

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La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – il direttore Paolo Pennesi - ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa con il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro – la presidente Marina Calderone. E’ del 15 febbraio 2012 ed é finalizzato ad una semplificazione degli accertamenti in materia di lavoro e legislazione sociale, attraverso un utilizzo sempre maggiore di banche dati messe a disposizione degli ispettori del lavoro.

In particolare, il Protocollo d’Intesa stabilisce che laddove il personale ispettivo possa avere accesso ad informazioni o documenti utili alle indagini attraverso banche dati rese disponibili da Istituti o altri Enti, non chiederà quella stessa documentazione al professionista che assiste l’azienda. La reciproca messa a disposizione delle banche dati permette di conoscere, entrare perciò in possesso del maggior numero di informazioni utili all’accertamento ispettivo. Risponde poi all’esigenza di razionalizzare l’impatto che la verifica degli ispettori ha sull’impresa, nella sua attività ordinaria, al fine di minimizzare i tempi.

Perché l’intesa con i Consulenti del Lavoro? da interlocutori qualificati, prestano l’assistenza tecnica professionale che risulta indispensabile al buon andamento dell’ispezione.
 
L’attività di vigilanza è competenza del personale ispettivo in forza presso le Direzioni regionali e territoriali del Lavoro e del personale dell’Arma dei Carabinieri, in servizio presso il Comando Carabinieri Tutela del lavoro, ma le funzioni ispettive nelle materie della previdenza ed assistenza sociale sono svolte anche dal personale di vigilanza di Inps, Inail e degli altri enti per i quali sussiste la contribuzione obbligatoria.

OGGETTO dell’intesa.

L’obiettivo è la semplificazione dei tempi, durante la verifica e il riscontro della documentazione aziendale.

FINALITA’ dell’intesa.

Si intende identificare concordemente la documentazione già nella disponibilità dagli ispettori, perché presente nelle banche dati a disposizione del Ministero. In tal modo, non si renderà necessario richiederla ai soggetti interessati dall’ispezione. In un comunicato stampa a firma del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, pubblicato il 15 febbraio stesso, la presidente, Marina Calderone, ha espresso piena soddisfazione per l’iniziativa, ribadendo l’auspicio di “una generale riduzione degli oneri amministrativi a carico dei datori di lavoro e dei professionisti.”

Il Protocollo d’Intesa viene, così, definito un concreto esempio di semplificazione amministrativa, una efficace soluzione alla macchinosa attività di burocratica gestione dei documenti di lavoro, al gran movimento cartaceo tra datori di lavoro e ispettori.

Cosa cambia.

In virtù del Protocollo d’Intesa appena siglato, dunque, le aziende assistite dai Consulenti del Lavoro saranno esentate dal dover consegnare agli organi di vigilanza una lunga serie di documenti che possono essere acquisiti dalla Pubblica Amministrazione nei propri archivi. In pratica, si mette a frutto quanto già contenuto in norme e prassi esistenti, ma finora non concretamente attuato.

Il protocollo, ripetiamo, declina i documenti che gli ispettori del lavoro acquisiranno prima dell'accesso in azienda, per evitare inutili duplicazioni e abbattere i tempi delle verifiche.

Pertanto: 
  • dichiarazioni fiscali,
  • certificati CCIAA,
  • comunicazioni al collocamento,
  • documentazione proveniente da INPS e INAIL
con altri, sono documenti che non dovranno essere più consegnati.

La sottoscrizione dell'importante documento è avvenuta al cospetto dei coordinatori regionali dei Consigli Provinciali e dei Direttori Regionali del lavoro, riuniti presso il Ministero per una delle periodiche riunione di confronto sui temi di stretta attualità giuslavoristica.

Il Direttore Paolo Pennesi.

"Abbiamo dato piena attuazione del protocollo sottoscritto il 4.8.2010 con l'Agenzia delle Entrate, l'Inps e l'inail, con il quale sono state definite le modalità di scambio di informazioni dalle rispettive banche dati al fine di perseguire un'effettiva semplificazione amministrativa. Percorso già proficuamente attivato negli anni scorsi con i consulenti del lavoro nell'introduzione del libro unico del lavoro. Al protocollo sottoscritto potranno fare seguito molti altri atti di semplificazione ulteriore che auspichiamo e perseguiremo in modo convinto".

La Presidente Marina Calderone.

"Auspichiamo una generale riduzione degli oneri amministrativi a carico dei datori di lavoro e dei professionisti, perché sono questi i tipi di interventi efficaci e concreti che eliminano oneri e ingombranti adempimenti nella gestione del rapporto di lavoro. I consulenti del lavoro sostengono in modo convinto le azioni di semplificazione amministrativa perché non è sulla difficoltà burocratica che si basa la nostra attività professionale, bensì sul qualificato apporto di conoscenze e di valore aggiunto utile a far crescere il Paese. Se alla semplificazione si affiancasse anche una riforma del lavoro mirata al contenimento del costo, l'occupazione farebbe un grande salto in avanti".
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