Valido l’F24 prestampato
Pubblicato il 21 settembre 2006
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I titolari di partita Iva, dal 1° ottobre 2006, hanno l’obbligo di effettuare i versamenti fiscali e contributivi solo con modalità telematiche, anche servendosi di intermediari. Il pagamento online consente di effettuare il versamento anticipatamente e avere l’addebito in conto della somma a saldo dell’F24 alla data di versamento indicata. L’unificazione dei pagamenti non comporta però l’obbligo di un’unica distinta di versamento: possono essere utilizzate più distinte con il relativo addebito su conti correnti diversi. Il Fisco invierà, in via telematica, la segnalazione della correttezza o anomalia della richiesta di pagamento inoltrata e, in caso di saldo del modello F24 da addebitare in conto, l’esito dell’addebito comunicato dalla banca. Diverso è il caso delle somme che devono essere pagate con l’F24, ma che esulano dalla gestione corrente dell’azienda (contributi lavoratori autonomi, rate di dilazione di debiti contributivi o tributari, somme dovute a seguito di verifiche ispettive). In tal caso, le Entrate stabiliscono che trattandosi di F24 “predeterminati”, ovvero forniti prestampati dall’Amministrazione, potranno continuare a essere presentati agli sportelli se il contribuente non ne modifica i contenuti. Analogamente, i modelli cartacei potranno essere utilizzati anche per le rate di Unico 2006.
- ItaliaOggi, p. 51 – F24, paga sempre il contribuente – Testa – Dattola
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