Unificazione delle Casse. Utopia
Autore: Alessia Lupoi
Pubblicato il 24 febbraio 2011
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La Bicamerale di controllo sugli enti gestori forme di previdenza obbligatorie ha sentito, in audizione, le parti in causa nella vicenda dell’unificazione delle Casse di previdenza di ragionieri (Cnpr) e dottori commercialisti (Cnpadc). Il suo presidente, Giorgio Jannone, ha preannunciato un dibattito per una sintesi da presentare a Governo e Parlamento.
L’audizione si è conclusa con la soddisfazione del Presidente della Cassa nazionale di previdenza dei dottori commercialisti, “perché (…) è stata l’occasione per illustrare le risultanze dell’analisi condotta negli anni dalla Cassa in ottemperanza ai principi e ai criteri contenuti nell’articolo 4 della Legge 34/05 finalizzati a evitare possibili effetti redistributivi dei valori previdenziali dei due diversi enti.” Egli ha così proseguito: “le valutazioni effettuate ci hanno portato a ritenere che non sussistono i presupposti per addivenire ad un’unificazione con la Cassa ragionieri per effetto della intempestività e inadeguatezza delle scelte strategico-previdenziali dell’istituto previdenziale dei ragionieri per garantire una sostenibilità finanziaria di lungo periodo”.
Dal canto suo, Paolo Saltarelli – Presidente della Cassa dei ragionieri – propone invece che l’unificazione avvenga in un unico ente ma con tre separate gestioni: iscritti a Cnpr, iscritti a Cnpadc ed iscritti al nuovo Ordine.
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 33 – In breve - Tra le casse di dottori e ragionieri nessun dialogo sulla fusione
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