Sulla tassa società rimborsi “chiusi”
Pubblicato il 13 maggio 2006
Condividi l'articolo:
Sulla tassa sulle società è intervenuta anche di giustizia Ue (causa C-197/03) che ha ribadito il no alla tassa di concessione governativa per l’iscrizione delle società nel registro delle imprese. Lo scenario che si apre dopo tale bocciatura appare di fatto indolore per l’Erario, dal momento che sono state approvate le modalità di rimborso di quanto versato in più, limitando in tal modo l’esborso dell’Amministrazione finanziaria. Di conseguenza, per il Fisco la tassa sulla società è ormai un capitolo chiuso. Dalle Entrate fanno sapere che finora sono state soddisfatte 884.709 domande di rimborso e che ne restano da pagare 11.226, caratterizzate però da problematiche di vario tipo, come il contenzioso pendente o problemi connessi con l’identificazione del soggetto destinatario. Alla luce del suddetto intervento della Corte Ue, già nel 2004 l’agenzia delle Entrate aveva rivisto le regole per i rimborsi, cercando di evitare le liti inutili e ordinando ai propri uffici il rimborso della tassa società pagata in più rispetto al servizio fornito. Il principio su cui si basa la decisione della Corte Ue è che la tassa annuale relativa ad anni per i quali non vi è stata iscrizione di alcun atto sociale, non potendo avere carattere remunerativo, è incompatibile con il diritto comunitario.
- ItaliaOggi, p. 37 – Tassa sulle società, rimborsi blindati – Felicioni
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
Richiedila subitoCondividi l'articolo: