Sui bilanci il boomerang dell’Ici
Pubblicato il 12 marzo 2007
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Prosegue la rivolta dei Comuni italiani dopo che il collegato fiscale alla Finanziaria stretto le maglie sui fabbricati rurali e sugli immobili di categoria E, stabilendo che il maggior gettito Ici derivante ai Comuni a partire dal 2007 sarebbe stato compensato da equivalenti tagli ai trasferimenti erariali. Proprio nel testo della relazione tecnica, che accompagna il provvedimento indicato, si parlava di un taglio secco di 609 milioni di euro ai trasferimenti erariali, che ha alimentato la ribellione dei sindaci. A far scattare le proteste degli amministratori locali non è tanto la quantità del taglio, quanto la modalità che si sta prospettando. Dopo la pubblicazione delle spettanze 2007, da parte del ministero dell’Interno, si è venuto a sapere che se entro ottobre non arriveranno i decreti dell’Economia, previsti dal collegato fiscale per dettare i criteri e le modalità di applicazione del taglio a ogni singolo Comune, la detrazione sarà applicata a tutti gli enti in misura proporzionale ai contributi spettanti. La scelta appare equa per l’Interno, ma non altrettanto per i Comuni che lamentano così un taglio per tutti di circa il 10%. E la preoccupazione appare ancora più grande se si considera che la scadenza di ottobre è davvero vicina per completare il lavoro. Le verifiche messe in campo dall’Agenzia del Territorio sui fabbricati rurali (al fine di stanare gli evasori fiscali) sono potute partire solo dal 22 febbraio scorso, dopo l’entrata in vigore del provvedimento attuativo del collegato fiscale. Il Territorio è poi molto prudente nell’effettuare le verifiche circa i requisiti di ruralità dei fabbricati attualmente censiti come “rurali”, partendo dalla conoscenza del soggetto utilizzatore e dei terreni ad esso asserviti: va controllata la titolarità sul fabbricato di chi è intestatario in Catasto. La possibilità, dunque, che venga sforata la data di ottobre è molto elevata, con la conseguenza di andare incontro ad un taglio indiscriminato. Taglio che penalizzerebbe tutti i Comuni, ma in particolar modo quelli che già negli anni scorsi hanno messo in atto misure di controllo dei requisiti di ruralità e che quindi si attendono di essere poco coinvolti dagli esiti delle nuove operazioni.
Il taglio dei trasferimenti per il maggiore gettito Ici é solo uno dei problemi a cui potrebbero andare incontro i Comuni nel corso del 2007. Un meccanismo analogo è previsto anche per le addizionali locali all’Irpef, per effetto di quanto stabilito dal comma 10, articolo unico, della Legge 296/06. per l’anno in corso prevede, infatti, che i trasferimenti erariali debbano essere ridotti ancora in misura pari al maggiore gettito di addizionale all’Irpef derivante dalla modifica della base imponibile del tributo (a seguito del ripristino delle detrazioni dall’imposta che hanno messo da parte il sistema delle deduzioni per chi ha familiari a carico).
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