Si procede all'accertamento se la cassa è in negativo
Autore: Cristina Ricciolini
Pubblicato il 15 marzo 2013
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L'ordinanza della Corte di Cassazione n. 4713, depositata il 25 febbraio 2013, evidenzia come sia legittimo l'accertamento in caso di chiusura di una cassa in negativo, determinandosi una presunzione di maggiori ricavi non contabilizzati.
I giudici specificano che una cassa in rosso rappresenta un'anomalia, dovuta anche ad una probabile omessa contabilizzazione di un'equivalente attività al disavanzo. Spetta quindi al contribuente dimostrare le motivazioni per cui l'errore si è verificato, che potrebbe essere dovuto, ad esempio, alla mancata rilevazione contabile di versamenti.
L'ordinanza annulla con rinvio una sentenza della Ctr di Firenze, che aveva ritenuto insufficiente la cassa in negativo per giustificare la pretesa del Fisco.
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