Scorre l'aumento Iva, si anticipano gli acconti

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Nella seduta del 26 giugno 2013, il Consiglio dei Ministri ha approvato, con il decreto lavoro, la norma che proroga di tre mesi (dal 1° luglio al 1° ottobre 2013) l'aumento dell'Iva dal 21% al 22%.

Il costo di tale decisione ammonta ad oltre 1.000 milioni di euro, che sarà coperto con un aumento degli acconti Irpef e Irap su persone fisiche e società di persone, che dal 99% passano al 100%, e dagli acconti Ires e Irap sulle società che salgono al 101%, con effetti sulla seconda o unica rata di novembre 2013. A soccorso anche l'anticipo delle ritenute effettuate sugli interessi di conti correnti e depositi che, per il biennio 2013-2014, sarà pari al 110%, contro l'attuale 90%.

Il Ministro dell'economia precisa che tali aumenti non si traducono in aumento di pressione fiscale, ma solo in un'”anticipazione”.

Nuova invece la tassazione sulle sigarette elettroniche e sugli altri prodotti sostitutivi il consumo di tabacco. L'onere sarà pari al 58,5% del prezzo di vendita e riguarderà sia i dispositivi meccanici ed elettronici, nonché le parti di ricambio. Il controllo della vendita di tali prodotti sarà a carico dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, al quale spetta il compito di un consenso preventivo.

Nella bozza di decreto sono previste la possibilità per le province autonome di Trento e Bolzano di innalzare fino ad un punto percentuale l'aliquota base dell'addizionale regionale Irpef e la detassazione di contributi, indennizzi e risarcimenti per le zone colpite dal sisma del 2012.
Links Anche in
  • ItaliaOggi, p. 28 - Aumento Iva, rinvio costoso - Stroppa
  • Il Sole 24 Ore, p. 2 - Dalle tasse il 78% della copertura - Trovati
  • Il Sole 24 Ore, p. 3 - Lo stop all'Iva pesa sugli acconti - Mobili, Rogari

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