Salone di parrucchieria: valutazione delle ore lavorate dall'impiegata contabile ai fini dell'accertamento fiscale

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Le ore lavorate dall'impiegata amministrativa e contabile di un'azienda, nello specifico di un salone di parrucchieria, non devono essere incluse nel monte ore produttive ai fini dell'accertamento analitico-induttivo. Così stabilisce la sentenza n. 103/30/2013 della Commissione tributaria della Lombardia.

Sulla base delle risposte date dall'azienda ad un questionario, l'Agenzia delle entrate ha emesso un avviso di accertamento, dove si contestavano ricavi non dichiarati, determinati in via analitico-induttiva, ed evidenziava come i dati forniti dall'impresa testimoniassero una situazione antieconomica.

La società ha presentato ricorso in cui si è evidenziato che la rideterminazione dei ricavi presunti dalle Entrate fosse viziata da errore di fatto, dal momento che una delle dipendenti aveva solo funzioni amministrative e contabili, per cui le ore della stessa non potevano essere comprese nel monte ore produttive. Una volta escluse dal conteggio le ore lavorate dall'impiegata contabile, i ricavi rideterminati sono risultati in linea con quelli dichiarati. La Ctr ha ritenuto infondata la pretesa erariale avanzata nell’avviso di accertamento.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 4 - Fuori l'impiegata dalla rettifica – Boccalatte

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