Sì alle start up innovative dalla Ue
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 07 dicembre 2013
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È arrivato, finalmente, l’ok dalla Commissione europea alle agevolazioni fiscali legate alle start up innovative, ex decreto crescita 2.0 (Dl 179/2012, legge di conversione 221/2012).
Con una missiva al Governo, la Commissione informa di ritenere tale misura di aiuto di Stato compatibile con il mercato interno e gli effetti positivi sono superiori a quelli negativi.
Dal via libera europeo all’agevolazione all’operatività, c’è di mezzo la firma dei ministri dello Sviluppo economico e dell'Economia del decreto attuativo, già redatto, la successiva registrazione alla Corte dei conti e la pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale”.
Secondo i calcoli, società e persone fisiche che investono risorse reali direttamente o attraverso Oicr (Organismi di investimento collettivo del risparmio) o altre società che a loro volta investano prevalentemente in startup innovative, potranno accedervi, come previsto, nel 2014 e nel 2015, con probabile effetto retroattivo per il 2013.
Si ricorda che:
- per le società l’agevolazione consiste nella deduzione dall’imponibile Ires del 20% sulle somme investite fino a 1,8 milioni di euro;
- per le persone fisiche la misura prevede la detrazione Irpef del 19% sulle somme investite fino a 500mila euro.
Se l'impresa sviluppa e commercializza solo prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico o è a vocazione sociale:
- per le società la percentuale diventa del 27%;
- per le persone fisiche la misura diventa del 25%.
- ItaliaOggi, p. 31 - News
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