Rivalutazioni, appello al 30 giugno
Pubblicato il 29 maggio 2006
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Scade il prossimo 30 giugno il termine entro cui grazie al doppio adempimento (redazione della perizia e pagamento dell’imposta sostitutiva) è possibile “innalzare” il costo storico della partecipazione e quindi “abbattere” il quantum imponibile nel caso di cessione della stessa. In altre parole, manca poco più di un mese per avvalersi della possibilità di rivalutare le partecipazioni societarie non quotate. Possono servirsi di tale disciplina tutti coloro che effettuano operazioni di cessione di partecipazioni non quotate suscettibili di generare redditi diversi di natura finanziaria a norma dell’articolo 67, comma 1, lett. C) e c-bis) del Tuir. Ne sono, invece, esclusi i possessori di partecipazioni detenute in regime d’impresa. Inoltre, è previsto anche un vincolo temporale: l’agevolazione può essere fruita solo da possessori di quote, titoli o diritti a titolo di proprietà alla data del 1° gennaio 2005; ne consegue che sono esclusi dall’affrancamento i beni ceduti prima di tale data o acquistati successivamente. Per valutare la convenienza della rivalutazione occorre porre a confronto: il costo della rivalutazione; il costo fiscale di un’eventuale plusvalenza risultante dalla cessione effettuata in assenza della rideterminazione del valore.
- ItaliaOggi, p. 20 – Rivalutazioni, appello al 30 giugno – Cornaggia – Villa
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