Per “Xbrl” è l’ora del debutto
Pubblicato il 02 gennaio 2009
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Parte la nuova stagione dei bilanci con relativo restyling dei conti per le imprese che applicano i principi contabili nazionali. Sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 304 del 31 dicembre 2008 è stato, infatti, pubblicato il decreto che dà attuazione alla tassonomia elaborata dall’associazione italiana Xbrl. Il provvedimento definisce le voci di bilancio in base agli schemi previsti dal Codice civile, che – al momento – si riferiscono allo stato patrimoniale (art. 2424 C.c.) e al conto economico (art. 2425 C.c.). È invece esclusa la nota integrativa, per la quale in Codice civile non contempla uno schema fisso. Di conseguenza, il compito dell’Associazione italiana Xbrl è sicuramente più difficile, come avviene per qualsiasi redattore del bilancio. La nota integrativa è sicuramente più complessa da redigere, anche per il fatto che non tutte le disposizione che la riguardano sono contenute nell’articolo 2427 del Codice, ma molte regole per la sua stesura sono contenute in diverse disposizioni normative. La classificazione della nuova versione Xbrl del bilancio riguarda anche gli schemi di stato patrimoniale e conto economico del bilancio redatto in forma abbreviata e di quello consolidato.
Il decreto anticrisi (Dl 185/2008) ha stabilito che i soggetti che non adottano i principi contabili internazionali, nell’esercizio in corso al 29 novembre 2008, “possono valutare i titoli non destinati a permanere durevolmente nel loro patrimonio in base al loro valore di iscrizione così come risultante dall’ultimo bilancio o, dove disponibile, dall’ultima relazione semestrale regolarmente approvati anziché al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato fatta eccezione per le perdite di carattere durevole.
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