È operativo il nuovo regime dei minimi
Autore: Gioia Lupoi
Pubblicato il 09 gennaio 2012
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A partire dallo scorso 1° gennaio 2012, i minimi hanno nuove regole e test. A dissipare le incertezze dei contribuenti persone fisiche è intervenuta l’agenzia delle Entrate con il provvedimento direttoriale n. 185820 del 22 dicembre 2011.
I requisiti sono quelli della vecchia disciplina, ma per il nuovo regime facoltativo l'attività, avviata a partire dal 2008, deve avere il carattere della novità.
Dunque: non deve essere stata esercitata un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, anche in forma associata o familiare, nel triennio precedente; non si deve trattare di prosecuzione di un’attività già svolta come lavoratore dipendente o autonomo o da un'impresa che nell'ultimo anno ha realizzato più di 30mila euro di ricavi; sono ammessi al regime gli ex dipendenti che hanno perso il lavoro o sono in mobilità per cause non dipendenti dalla propria volontà.
Si ricorda che il regime agevolato dei “minimi” è tabù per chi ha 35 anni di età. A tal proposito si spiega che anche se il regime vale dall’anno di inizio dell'attività - non dall’apertura della partita Iva - e per i 4 anni successivi, tuttavia prosegue fino al compimento del 35° anno di età.
Tra le semplificazioni per questi “piccoli”, sussiste l’sonerato dall'obbligo della comunicazione telematica ai fini dello spesometro.
APPROFONDIMENTO
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 1 - Tris di verifiche per i minimi - Ferranti - www.mef.gov.it
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 1 - I «piccoli» evitano lo spesometro - G.F. - www.mef.gov.it
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