Nuova Ires a fil di statuto

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Sono riprese ieri le audizioni presso la commissione Biasco per la riforma dell’Ires. Per quanto riguarda i tempi, non si ravvede una particolare urgenza per cui è da escludere che il suo contenitore possa essere la prossima legge Finanziaria. Le principali categorie (Bankitalia, Confindustria, Cna, Confartigianato e Casartigiani) che hanno partecipato alle trattative hanno fatto sapere che non è tanto necessario fare in fretta quanto, invece, dare luogo a dei ritocchi che garantiscano stabilità delle norme e che evitino ricadute sulle imprese. Allo stesso modo, un’attenzione particolare si deve prestare alle nuove regole che devono tener conto anche dello Statuto del contribuente. In particolare, tre sono le aree su cui si richiede un intervento: l’adeguamento del Testo unico con le disposizioni della legge 80/2003; la correzione di alcune disposizioni già in vigore; la revisione del sistema Pex. Occorre valutare poi eventuali integrazioni dell’Ires con le regole fiscali e contabili introdotte dagli Ias, facendo per esempio chiarezza tra principi di derivazione e doppio binario. All’unanimità i protagonisti dell’incontro di ieri si sono poi detti favorevoli a che venga rispettato lo Statuto del contribuente e le modifiche non siano retroattive.

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 33 – Commercialisti: stop retroattività – Sanzonetti
  • ItaliaOggi, p. 33 – Ires non serve una controriforma – Bartelli

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