Mafiosi, stretta sul carcere duro
Pubblicato il 05 febbraio 2009
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Dopo il sì del Senato, la norma del ddl sicurezza sul 41bis, verrà ora sottoposta alla Camera. La novità prevede un inasprimento delle misure sul regime speciale di detenzione per i mafiosi al fine di impedire che dalle carceri i boss possano esercitare il loro potere sul territorio e continuare a dettare ordini. I detenuti sottoposti al 41bis saranno così trasferiti all'interno di sezioni speciali e logisticamente separate dal resto dell'istituto e custoditi da reparti specializzati della polizia penitenziaria. I colloqui tra i detenuti e le loro famiglie saranno sempre sottoposti a controllo auditivo e a registrazione mentre la possibilità di colloqui telefonici mensili sarà ammessa solo per coloro che non effettueranno colloqui personali. Tre alla settimana i colloqui con i difensori . La permanenza all'aperto, poi, non potrà superare le due ore e non potrà aver luogo in gruppi superiori alle quattro persone. Infine, saranno introdotti accorgimenti di natura logistica al fine di garantire l'impossibilità di comunicare, di scambiare oggetti tra i detenuti e di cuocere cibi. Approvato anche l'articolo 35 con il quale viene punito chiunque consenta a un detenuto sottoposto al regime di cui all'art. 41-bis di comunicare con altri. Il fatto è aggravato se è commesso da un pubblico ufficiale, da un incaricato di pubblico servizio o da un avvocato.
- ItaliaOggi, p. 15 – Mafiosi, stretta sul carcere duro
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