Longobardi bacchetta l’Inps

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Con una lettera aperta al presidente dell'Inps, il segretario generale nazionale Ancl, Associazione nazionale consulenti del lavoro, Francesco Longobardi, chiede una svolta ideologica nella gestione dell'Ente previdenziale affermando che “è di tutta evidenza che le straordinarie energie dell'Istituto, tanto in termini di vigilanza, quanto in termini di previdenza, sono quotidianamente macchiate dall'interesse di cassa”.

La questione parte dalla sentenza emessa dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione n. 3240/2010 che, intervenendo in merito alla doppia contribuzione (gestione commercianti e gestione separata) per l'amministratore di Srl anche socio lavoratore, sancisce il principio dell'assorbimento, ossia che l'unica iscrizione presso la gestione ove si svolge l'attività prevalente opera anche in relazione alla fattispecie dell'amministratore della società. Nonostante il principio fosse stato affermato in pregresse sentenze del 2007 e 2008, l'Inps, con nota del 4 dicembre 2007, comunicava che avrebbe aderito a tale interpretazione solo dopo un consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità. Dunque, fino alla sentenza in oggetto ha continuato a considerare obbligatoria la doppia iscrizione.

I Consulenti del lavoro iscritti all'Ancl manifestarono tutto il risentimento, ma anche smarrimento, allorquando innanzi alle sentenze pressoché concordanti di Cassazione (tra 2007 ed il 2008), che negavano tanto l'opportunità quanto la legittimità della doppia contribuzione in argomento, si assistette al comunicato dell'Istituto che minimizzava tali alte pronunce”, si legge nella missiva.

Ed ora il presidente Longobardi pone due domande sarcastiche. A seguito della pronuncia delle Sezioni Unite di Cassazione quale sarà la linea dell'Ente: aspettare una sentenza della Corte di giustizia Ue, o aspettare il consolidarsi della giurisprudenza nel prossimo decennio? Quanto costa all'Inps, ai propri Uffici legali, alle Aziende, ai Datori di lavoro, all'economia del Paese il contenzioso formatosi attorno alla questione, tutto riversato ovviamente sulla collettività?

Rammarico, poi, trapela in calce alla lettera aperta con cui si sottolinea l’assenza del presidente dell'Inps all'ultima Assemblea nazionale delle Unioni provinciali e regionali dell'Ancl tenutasi in Roma in ottobre. Occasione di confronto persa con quelle voci che tanto potrebbero contribuire al miglioramento dello stato dell'arte e che potrebbero costituire il valore aggiunto ai contributi istituzionali.
Anche in
  • ItaliaOggi, p. 33 – Basta doppia contribuzione – a cura dell’Ancl
  • ItaliaOggi, p. 33 – Un trattamento più equo per l’amministratore lavoratore

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