Lista Falciani, il Fisco può utilizzarne i dati

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La Commissione tributaria della Lombardia – con la sentenza n. 1072 depositata il 27 febbraio 2014 – stabilisce la legittimità dell'utilizzo dei dati acquisiti illegittimamente dalla lista Falciani. Confermati quindi gli accertamenti dell'amministrazione finanziaria basati su informazioni contenute in tale lista.

Tra le motivazioni si evidenzia l'importanza dell'attendibilità delle fonti di prova acquisite dall'Amministrazione, poiché “la prova non subisce gli effetti della illegittimità come conseguenza necessaria della eventuale illecita acquisizione”.

Inoltre, si sottolinea come, a differenza del codice di procedura penale, in materia tributaria non vale il principio per il quale è inutilizzabile la prova acquisita irritualmente. Di conseguenza è facoltà degli organi di controllo utilizzare tutti i documenti in loro possesso, “salvo la verifica della attendibilità”.

Il caso all'esame dei giudici riguardava avvisi di accertamento emessi per Irpef non pagata in diverse annualità su attività detenute all'estero e non denunciate nel quadro RW, basati esclusivamente su dati contenuti nella cosiddetta lista Falciani.
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