Libretti postali, recupero lento

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Mentre le banche, anche dopo i 180 giorni dalla pubblicazione dell'elenco dei conti “dormienti” (e fino al 15 dicembre), hanno continuato a dare la possibilità ai clienti di risvegliare i depositi in stallo, le Poste hanno concluso la prima operazione “risveglio”, dichiarando estinti i libretti alla scadenza dei 180 giorni (26 agosto scorso). Ora, per recuperare in extremis le somme occorrerà rivolgersi al fondo sociale creato presso il ministero dell'Economia. Da venerdì scorso, i libretti dormienti sono rintracciabili attraverso un motore di ricerca predisposto dal Tesoro. Una volta verificata l'esistenza di depositi postali “in sonno”, i titolari dovranno cercare materialmente il libretto. Gli eredi possono chiedere all'ufficio postale di effettuare una ricerca in archivio per scoprire eventuali giacenze intestate al de cuius.
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